Alcune note per la ripresa delle attività del Consiglio


Il 31 agosto riprende l’attività del Consiglio comunale con la discussione di una serie di punti tra i quali spiccano il punto 3 “Integrazione programma triennale opere pubbliche” e il 4 “Variazione di bilancio di previsione esercizio fin. 2010″. I restanti punti in parte sono atti dovuti quali la rimodulazione del mutuo con la Banca Etica per il finanziamento degli impianti fotovoltaici comunali, in parte sfiorano il pittoresco come l’approvazione del toponomino ufficiale del paese in lingua sarda che –se ne vogliamo parlare- senza il supporto di una adeguata ricerca scientifica e filologica a monte (oggi sostanzialmente inesistente) rischia di diventare un atto di folklore più che di seria politica culturale. Comunque speriamo che non ci propongano di ribattezzarlo Gennas abertas o erba lucaria. Se il punto 3 prevede il doveroso aggiornamento delle opere pubbliche in programma in quanto una normativa recente prescrive che vi siano incluse anche tutte quelle opere sotto la soglia dei 200.000 euro e comunque superiori ai 100.000 euro, molto da discutere abbiamo, come opposizione, sulla scelta e i contenuti proprio di alcune opere pubbliche. Infatti, con delibera di giunta n 73 del 24 luglio 2010 la giunta comunale detta gli Indirizzi per partecipazione al bando regionale della misura 125.1 “Viabilità rurale – Intervento: Manutenzione straordinaria della viabilità rurale e forestale”. Si tratta di un bando regionale che finanzia sino a 200.000 euro per la sistemazione della viabilità rurale. Si può fare richiesta solo per una strada rurale. Le strade del nostro agro hanno tutte bisogno di manutenzione e di un riassetto che limiti i disagi ai proprietari dei terreni serviti. Pensiamo alla strada di Pranu e Piras o a Maroddis o a Barculi e tante altre, compresa quella di Monte Tarè, strada che serve numerose aziende. Certo fra le numerose strade che hanno bisogno di importanti interventi di sistemazione non vi è quella di Taccu. Come strada di penetrazione agraria, a detta di tutti, è un’ottima strada, migliorabile con qualche migliaio di euro. Ebbene, sorpresa! La nostra Giunta comunale invece decide che la strada sulla quale chiederà l’unico finanziamento disponibile (max 200.000 euro) sarà proprio quella di Taccu.
“… è interesse del Comune di Loceri accedere ai finanziamenti di cui al suddetto
avviso pubblico relativamente ai lavori di manutenzione straordinaria della strada vicinale “Taccu”
(delibera di giunta n 73 del 24 luglio 2010).
Si tratta di una decisione, a parer nostro, priva di logica e di senso e che ci lascia sconcertati. Ci chiediamo infatti, quale sia la politica di sviluppo pensata dai nostri amministratori per il nostro agro. Ma molto più banalmente pensiamo che avendo a disposizione dei soldi si debba intervenire la dove vi è l’emergenza o il bisogno non dove non vi è ne emergenza ne bisogno. In consiglio solleveremo questo problema e chiederemo conto di una scelta non prioritaria per il nostro territorio. Altre strade devono essere urgentemente sistemate, non certo quella di Taccu. Su questo problema coinvolgeremo la cittadinanza attraverso momenti di informazione e discussione.
Sul punto 4, variazione di bilancio, in attesa della discussione in consiglio e di maggiori delucidazioni possiamo subito notare che vengono per il momento disattesi gli’impegni positivi assunti dall’maggioranza nei confronti di due richieste fatte del nostro gruppo: una per il reperimento di maggiori fondi per il diritto allo studio, l’altra per fornire un supporto tecnico qualificato alle persone richiedenti il finanziamento per la creazione di nuova occupazione. Anzi notiamo che a dispetto della nostra richiesta di un leggero contenimento dei costi per i pubblici spettacoli dato il momento di generale disagio economico in cui versa la nostra società, tale capitolo viene incrementato di altri 2.200,00 euro per un totale complessivo di piu di 35.000,00 euro. Dai nostri conti (presumibili e in attesa di riscontro ufficiale) le manifestazioni estive probabilmente hanno sforato il tetto dei 30.000 euro.
Ma in sede di raccomandazioni affronteremo anche altri temi non previsti in consiglio. Qui vogliamo solo anticiparne i contenuti riservandoci un maggiore approfondimento dopo lo svolgimento del consiglio del 31 agosto. Si tratta di richiedere chiarimenti in riferimento alla delibera di giunta N.74 DEL 24.07.2010 che noi troviamo semplicemente sconcertante; all’utilizzo della piazza di chiesa come parcheggi e per il passaggio delle auto invece di prevederne la chiusura al traffico e adibirla come sempre stato a spazio pedonale; Alla istituzione del servizio Info point o servizio di informazione turistica senza un qualsiasi atto deliberativo, senza un regolamento di servizio e di funzione, se non forse un placet verbale che non contribuisce certo alla causa della trasparenza, della informazione e del controllo amministrativo. E infine della ripresa dei lavori nel sito destinato ad ospitare l’ecocentro comunale e sul quale chiediamo alla maggioranza di chiarire definitivamente le proprie intenzioni. La maggioranza si appresta a superare il primo importante step della sua amministrazione: i famosi primi cento giorni. Con quali risultati, con quali azioni intraprese per il lavoro o per la situazione di Abbanoa sarà dovere loro spiegarcelo?

GRUPPO CONSILIARE DI MINORANZA

31 agosto nuovo Consiglio comunale


31 agosto 2010 ore 19 Consiglio comunale con il seguente O.d.G.
1) Rimodulazione mutuo chirografario con la Banca Etica
2) Ratifica DELIBERA GIUNTA C. N 78 del 24.07.10
3) Integrazione programma triennale opere pubbliche
4) Variazione di bilancio di previsione esercizio fin. 2010
5) Approvazione toponimo ufficiale del paese in lingua sarda
6) Atto di indirizzo del Sindaco per nomina rappresentanti del Comune in seno al Consorzio Stalle Sociale e mattatoio con il Comune di Bari Sardo

“Save the Children” e i bambini minatori del Congo


Dodicimila bambini liberati dal lavoro nelle miniere del Congo. E’ il risultato del progetto “Reete”, un’iniziativa a cui hanno collaborato “Save the Children” e diversi soggetti istituzionali del paese africano. Un progetto finanziato dal Dipartimento del Lavoro statunitense che nei tre anni del programma, ha interessato i piccoli lavoratori impiegati nelle miniere di coltan, cobalto e rame. Il Congo, infatti, nonostante la perdurante instabilità politica, è uno dei paesi più ricchi dal punto di vista minerario. Grazie al programma “Reete” 11506 bambini, tra i 4 e i 17 anni, hanno potuto lasciare il lavoro in miniera, per iniziare un percorso scolastico.
(repubblica 13 agosto 2010)